Scuola di scrittura di montagna
17-22 Novembre 2025 | Soveria Mannelli | CARTA Parco Museo
Sei appassionato di scrittura e desideri esplorare il legame profondo tra paesaggio, identità e narrazione? Unisciti al nostro corso dedicato alla letteratura di montagna, un viaggio attraverso parole e vette che connettono la memoria collettiva ai territori. Il Corso di Scrittura di Montagna, Alte Quote, Grandi Storie, è un percorso formativo dedicato a chi desidera esplorare e affinare le proprie capacità narrative nel contesto specifico della montagna. Questo genere letterario si concentra sulla descrizione e narrazione di esperienze, paesaggi, avventure e riflessioni legate all’ambiente montano, spesso con elementi di introspezione, sfida personale e connessione con la natura. Compila il modulo qui.
Cosa si impara in un corso di questo tipo?
- Tecniche narrative: Come descrivere efficacemente paesaggi, atmosfere e ambientazioni montane.
- Esperienze personali e avventura: Raccontare esperienze vissute in montagna, come escursioni, scalate o viaggi solitari.
- Storia e cultura montana: Approfondimenti su miti, leggende, storia e tradizioni legate alle montagne.
- Linguaggio evocativo: Uso di un linguaggio poetico e descrittivo, capace di trasmettere la vastità e il fascino dell’ambiente montano.
- Personaggi e conflitti: Creazione di personaggi che si confrontano con l’ambiente naturale e con le proprie sfide interiori.
- Generi e stili: Dalla narrativa di viaggio alla saggistica, fino al romanzo e al racconto breve.
A chi è rivolto?
- Scrittori e aspiranti scrittori appassionati di montagna.
- Escursionisti e alpinisti che desiderano raccontare le proprie esperienze.
- Amanti della natura e della letteratura naturalistica.
I docenti

Fabio Andina Laureato in cinema a San Francisco, dove ha incontrato Lawrence Ferlinghetti. Vive tra Madonna del Piano e Leontica, nelle Alpi ticinesi. Ha pubblicato Ballate dal buio (2005) e i romanzi Uscirne fuori (2016, edizione rivista 2022) e La pozza del Felice (2018) vincitore di premi e tradotto in tedesco e francese.

Francesco Bevilacqua si definisce cercatore di luoghi perduti. Cura “l’amnesia dei luoghi” in Calabria attraverso cammini, libri, foto, filmati e narrazioni. Viaggia con gambe e istinto, tra natura, montagna e lettura. Ha scritto quindici libri su parchi, viaggio e paesaggio calabrese, tre sul rapporto uomo-natura e uno di commenti a 100 libri sulla Calabria.

Domenico Dara vive e lavora tra Valbrona, in provincia di Como, e Milano. Nel 2013 è stato finalista al premio Italo Calvino con il romanzo inedito Breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti, 2014), per il quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio Palmi, il premio Viadana, il premio Corrado Alvaro e il premio Città di Como. Sempre per Nutrimenti ha poi
pubblicato il romanzo Appunti di meccanica celeste (2016), vincitore del Premio Padula, del Premio Città di Rieti e del Premio Stresa. Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo Malinverno (2020) e Liberata (2024)

Marco Albino Ferrari Una delle voci più autorevoli della cultura di montagna. Ha diretto «Alp» negli anni ’90 e ideato «Meridiani Montagne» nel 2002. È stato direttore editoriale e responsabile del settore Cultura del Club Alpino Italiano, collaborando con «La Stampa» e altre testate. Con Einaudi ha pubblicato In Assalto alle Alpi (2023) e La montagna che vogliamo. Un manifesto (2025).

Nadia Terranova È nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Per Einaudi ha scritto i romanzi “Gli anni al contrario” (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e Addio
fantasmi (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava).

Daniele Zovi Nato nel 1952 a Roana e cresciuto a Vicenza, si è laureato in Scienze Forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato, prima come ufficiale e poi come dirigente. Nel 2017
è stato nominato generale di brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema. Altri libri pubblicati con Utet Alberi sapienti, antiche foreste (2018), Italia selvatica (2019) e In bosco (2021).

Romina Arena Promuove la lettura consapevole attraverso laboratori e cicli tematici in scuole, università, associazioni e
carceri della provincia di Reggio Calabria, con presenza stabile presso la Casa Circondariale di Arghillà. Forma animatori alla lettura pedagogica ed è autrice di Leggete e moltiplicatevi (Rubbettino, 2020).
Struttura tipica del corso
- Lezioni teoriche su tecniche narrative e analisi di testi esemplari.
- Esercitazioni pratiche di scrittura, con feedback personalizzato.
- Escursioni guidate per trarre ispirazione direttamente sul campo
- Laboratori di lettura e confronto con testi di autori noti come Mario Rigoni Stern, Erri De Luca o Reinhold Messner.
Cosa offriamo
- Approfondimenti su come raccontare la montagna non solo come sfondo, ma come protagonista letteraria.
- Focus sugli aspetti sociali legati alla vita nelle aree interne e montane: comunità, tradizioni, resistenza culturale.
- Un percorso di scrittura pensato per coinvolgere le giovani generazioni, riscoprendo il valore della narrazione come strumento di appartenenza e cambiamento.
- Esplorazione della letteratura italiana contemporanea e classica, con particolare attenzione agli autori che hanno saputo dare voce ai territori montani.
Temi trattati
- La montagna come metafora letteraria
- Scritture di confine e di resilienza
- Narrare le aree interne: identità, memoria e futuro
- Esperienze di scrittura partecipata con giovani autori e lettori
Perché partecipare
- Imparerai a scrivere racconti e testi evocativi con un forte legame territoriale.
- Potrai confrontarti con scrittori italiani specializzati nel tema della montagna.
- Contribuirai alla valorizzazione culturale delle aree interne, riscoprendone la bellezza letteraria e sociale.
I luoghi del corso
La valle del Reventino

«Salimmo verso la montagna a nord della città ed entrammo in una folta foresta costituita, vicino alla pianura, da querce e più in su da castagni. Sul far del giorno arrivai in cima dove sostai per far riposare i cavalli e per godermi il panorama. Infatti, quando la luce divenne tale da mostrare in maniera chiara il paesaggio, una scena di squisita bellezza si rivelò ai nostri occhi: le montagne si incurvavano dolcemente da ogni lato cingendo come in un abbraccio la pianura resa ricca e varia dai più bei prodotti della natura; una catena di montagne meno elevate correva perpendicolarmente verso sud elevandosi gradualmente fino alle cime nevose dell’Aspromonte. Il mar Ionio appariva a tratti tra le alture e rifletteva intensamente i raggi del sole nascente, mentre il Tirreno era ancora avvolto dalle ultime ombre della notte che si diradavano rapidamente all’avvicinarsi della luce del sole. Solo il pensiero che il cammino da compiere prima di sera era lungo poté staccarmi così presto da un luogo che offriva un paesaggio tanto insolito e meraviglioso. Per quindici miglia salimmo e scendemmo alternativamente montagne dopo montagne attraverso boschi di cui non si scorgevano i confini». HENRY SWINBURNE
Il territorio del Reventino, dorsale montuosa della Sila Piccola, si estende da Monte Mancuso (1327 m) a Monte Gimigliano (822 m), includendo il Monte Reventino (1417 m). A nord si collega alla Sila, mentre a sud e ovest è delimitato dallo Stretto di Marcellinara e dalla Piana di Sant’Eufemia. Geologicamente appartiene al blocco granitico-cristallino della Calabria. Gli studi di Walter Alvarez e Franco Tavernelli hanno individuato negli “scisti verdi” del Reventino i relitti dell’antico oceano di Tetide, da cui si originarono Alpi e Appennini. Il territorio presenta spettacolari canyon fluviali (Amato e Corace), fenditure rocciose e un paesaggio ricco di castagneti, foreste, vallate e panorami che spaziano dal Tirreno allo Ionio.
CARTA Parco Museo

Il Museo d’Impresa e il Parco costituiscono insieme un luogo di memoria, innovazione e paesaggio, dove la cultura del saper fare italiano si intreccia con la natura e la creatività contemporanea. Situati a Soveria Mannelli, accanto allo stabilimento industriale, accolgono visitatori e curiosi in un’esperienza che unisce racconto, scoperta e partecipazione.
Nel percorso museale, che si sviluppa in uno spazio coperto di quasi 1000 mq, sono esposte macchine da stampa, documenti, immagini e oggetti che testimoniano l’evoluzione delle tecniche tipografiche: dai caratteri mobili di Gutenberg alle più moderne tecnologie digitali. È la storia di un’impresa nata negli anni ’70 e cresciuta nel segno dell’innovazione, ma anche la storia collettiva di un territorio e delle persone che ne hanno accompagnato la
trasformazione.
L’esperienza è pensata come un luogo di edutainment e di sperimentazione: oltre alle sale espositive, trovano spazio un FabLab, un’area coworking e un’arena per incontri e laboratori creativi, dove si confrontano artigiani
digitali, designer e innovatori della comunicazione. All’esterno, il Parco si estende su oltre 12.000 mq di verde che circondano il complesso industriale. Tra alberi secolari, piccole radure e un lago, l’ambiente naturale diventa parte integrante del progetto culturale, ospitando installazioni artistiche, residenze e curatele del ciclo Parco Carta. È un ecosistema vivo, in cui industria e natura, memoria e futuro, convivono in equilibrio e si rigenerano a vicenda.
Il Programma

Dove si tiene il corso
CARTA Parco Museo – Soveria Mannelli (CZ)
Soggiorno e vitto
La rosa nel bicchiere – Soveria Mannelli (CZ) www.larosanelbicchiere.it
La rosa nel paese – Soveria Mannelli (CZ)
Hotel Caligiuri – Decollatura (CZ) www.hotelcaligiuri.com
Come arrivare a Soveria Mannelli
In auto
Da Nord con la A2 dall’uscita di Altilia Grimaldi e proseguendo con la S.S. 616 si giunge a Soveria Mannelli. Da Sud, sempre con la A2 dall’uscita di Lamezia Terme – Catanzaro, si prosegue con la
S. S. 109 per Soveria Mannelli. Da Catanzaro con la S. S. 280 e con la S. S. 19 uscita Settingiano per Tiriolo e Soveria Mannelli.
In aereo
Si arriva all’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme dove si può noleggiare un auto.
In treno
Si arriva alla stazione FF.SS. di Lamezia Terme Centrale dove si può noleggiare un auto.
Orari di lavoro
Dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 16:00. Il corso si compone di un totale di 30 ore.
Iscrizione e pagamento
L’iscrizione al corso di scrittura è gratuita per tutti i partecipanti al form dedicato qui in basso oppure scrivendo all’indirizzo edreviaoutdoor@gmail.com o al numero 3282282932
iscrizione obbligatoria entro il 12 novembre (30 persone max)
Materiale necessario
Computer o tablet per la scrittura.
Informazioni utili
Il corso viene tenuto in italiano. Al termine del corso verrà rilasciato un certificato di partecipazione

