Un cammino ad anello che abbraccia il borgo di Scilla

Il Sentiero dell’Aquila è un percorso ad anello che avvolge la città di Scilla come in un accogliente abbraccio.

Partendo dalla piazza centrale del paese, piazza San Rocco, proseguiamo su via Umberto I, anche conosciuta come via San Marceddinu o via di Cajoleddhi, e ci spingiamo giù fino ad un piccolo guado sul torrente Livorno. Il nome di questo torrente può apparire particolare, non ha infatti nulla a che fare con la città toscana! Livorno è il nome italianizzato dai cartografi piemontesi del torrente Urne (o Urni) e cioè le gurne, piccole vasche in cui ci si recava per mettere a mollo le piante che poi sarebbero state filate.

Percorrendo un piccolo sentiero tutt’ora utilizzato dai proprietari dei terreni circostanti, arriviamo dapprima a piano Utra e poi proseguiamo, superando una serie di semplici ostacoli, fino ad arrivare nel vallone Monacena, piccolo angolo di paradiso in cui cresce una rigogliosa vegetazione e dove incontriamo il primo punto d’acqua con la fontana di Medusa [aggiornamento al 2022: purtroppo la fontana Medusa è stata sepolta da un’alluvione e, attualmente, non è più visibile].

Seguiamo il corso del torrente, asciutto tutto l’anno se non nei giorni successivi a forti piogge, e spuntiamo su una comoda pista (sulla quale incontriamo il secondo punto d’acqua) che ci permette di arrivare a Puntone Cuddhucu (Cucullo sulle carte). Lasciandoci Cuddhucu alle spalle, tramite un sentiero tra i cisti, prima, e delle giovani querce da sughero, poi, arriviamo a lambire i piani di Bova e poi su fino a Monte Scrisi.

Da qui, tra piste sterrate e strade, arriviamo in falso-piano fino a Piano Aquile (che contribuisce all’attribuzione del nome) nella frazione Melia di Scilla, dove troviamo il terzo punto d’acqua.

Lasciando la strada e imboccando una sterrata sulla sinistra, scendiamo zigzagando lungo il fianco di Monte Iudice, senza mai perdere di vista lo spettacolare panorama su Stretto e Costa Viola, fino a giungere alla strada statale.

Adesso possiamo scegliere se visitare anche il borgo marinaro di Chianalea o imboccare le Scale sutta o Serru e tornare nuovamente in piazza.

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